Al MUNAV Banco Lotto N.10 mette in mostra LA MODA COME TRASFORMAZIONE

L’8 maggio alle ore 17:00, MUNAV Museo di Storia Navale ha ospitato un evento di moda che intreccia arte e responsabilità sociale. Banco Lotto N.10 ha svelato la sua ultima collezione, tutta Made in Venice, una storia suggestiva di creatività, eccellenza artigianale, rinnovamento e seconde opportunità. Quello che un tempo costituiva il “Granaio” della Serenissima si è trasformata in una passerella e le antiche imbarcazioni della Repubblica di Venezia hanno fatto da sfondo.

Carolina Valmarana, da sempre sostenitrice dell’atelier, è stata la madrina dell’evento.
L’ospite d’onore Thierry Morel, stimato curatore e storico della cultura, ha presentato una riflessione su “Bellezza e Passione”. Questo tema, in sintonia con la missione principale di Banco Lotto N.10, dimostra come l’eccellenza estetica possa innescare la reinvenzione personale e l’emancipazione collettiva.

Nato nella Casa di Reclusione Femminile della Giudecca, Banco Lotto N.10 opera nell’ambito del Programma di Riforma Penitenziaria Italiana. Applicando i principi della giustizia riparativa, la Sartoria offre alle donne detenute una formazione professionale in sartoria, guidata da costumisti e stilisti di fama internazionale. Molte delle partecipanti hanno acquisito competenze occupabili, consentendo un percorso di reinserimento al di là della detenzione.

L’iniziativa è stata guidata dalla Cooperativa Il Cerchio, un attore chiave nel panorama dell’imprenditoria sociale veneta. Sotto la guida strategica del Consigliere Adriano Toniolo, insieme a Margherita Uliana e Riccardo Tomasella, il laboratorio è cresciuto fino a diventare un fiorente esempio di come creatività e impegno sociale possano lavorare insieme. Ad oggi, molte donne hanno beneficiato della formazione e nuove partecipanti sono state attratte dal profilo pubblico in espansione della Sartoria.

Banco Lotto N.10 ha recentemente presentato le sue collezioni a San Servolo, alla Sede San Marco della Compagnia della Vela e alla Casa delle Storie Navigli 21 di Milano. Ogni sede ha aperto nuove opportunità per le creazioni delle donne, generando collaborazioni con prestigiose istituzioni culturali come Palazzo Grassi, la Galleria Borghese e noti teatri di Vienna. Nel frattempo, le generose donazioni di aziende tessili come FIDIVI assicurano che ogni capo sia realizzato con materiali di altissima qualità, per lo più riciclati.

Le immagini della sfilata al Padiglione delle Navi

© credit foto: Matteo Rioda

Un negozio e un ricevimento a chiusura della serata

Per i sostenitori locali e i visitatori che desiderano vedere o acquistare questi pezzi distintivi, il negozio
Banco Lotto N.10 in Rio Terà Sant’Aponallinare
vicino a Rialto, così come il negozio online, rimangono aperti per gli acquisti. Ogni vendita sostiene direttamente programmi di formazione, materiali e iniziative educative che forniscono alle donne preziose competenze professionali e personali.

In un’epoca di consumi rapidi, Banco Lotto N.10 si distingue per offrire una moda cucita con uno scopo e progettata per durare ben oltre la passerella.

La serata si concluderà con un ricevimento gentilmente offerto dal San Giorgio Café, che riflette il calore e l’ospitalità che definiscono la cultura veneziana.

Ilaria D’Uva, AD di D’Uva S.r.l.., società di servizi che gestisce sia il San Giorgio Café, sia il MUNAV, dichiara: “Siamo orgogliosi di ospitare,negli spazi carichi di storia del Padiglione delle Navi del Museo Storico Navale di Venezia, un evento che unisce moda, arte e impegno sociale.

Questo luogo, un tempo cuore operativo dell’Arsenale e oggi custode della memoria marittima della Serenissima, rappresenta per noi il simbolo perfetto di come il passato possa dialogare con il presente in modo vivo e significativo.Per noi come D’Uva e San Giorgio Café, promuovere iniziative come questa — che mettono al centro il valore umano, la creatività e la possibilità di un riscatto — è una scelta naturale e coerente con la nostra visione di cultura come strumento di inclusione, solidarietà e trasformazioneche è stataimmediatamente supportata dalla Marina Militare Italiana, proprietaria degli spazi, e da Difesa Servizi, società promotrice della valorizzazione culturale del Museo.”

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